... dopo aver letto il libro.
Il testo, ricevuto via Messenger, contiene queste parole, leggendo le quali ho provato una grande emozione.
Caro Roberto, un amico mi ha regalato un libro a Natale. L'ho letto in una settimana, che per me è un record negativo, perché, come ti ho detto, in una settimana di libri ne leggo solitamente almeno due.
Però ci giravo un po' attorno, andavo avanti, tornavo indietro. Un libro insolito, tu che sei scrittore dovresti leggerlo, te lo consiglio.
E' che a volte non si sa uscire dai propri schemi mentali e ci si prepara a leggere-vedere-ascoltare, una cosa che poi si rivela completamente diversa dal previsto.
Bisognerebbe essere un po' più vergini nell'approccio alle cose, altrimenti ti succede quello che a me è successo con questo libro. Non ero preparata.
Un libro con una trama insolita, effettivamente, e frutto di una mente creativa e duttile, quale è quella del mio amico.
Ma anche un libro di ricordi, di vita quotidiana, di geografia e di storia e di cucina. Tu dirai: chissà che caos...
E invece no. Tutto così ben strutturato, così ben... interagito - permettimi l'uso osé di questo aggettivo - così sapientemente dosato. Infine la trama, che pure è intrigante ma si perde nei rivoli delle mille sfaccettature narrative, ed è importante fino a un certo punto. Per l'autore non è che pretesto per parlare di sé per poi planare sulla vita, i suoi significati, i suoi odori, le sue gioie e le sue tristezze; per descrivere angoli, paesaggi, momenti - appunto - di vita.
Non c'è déjà vu, in questo libro, è tutto insolito. E la lettura ti trascina graziosamente a scoprire che forse, alla fine, ti interessa anche sapere come va a finire, ma in fondo è ininfluente. Leggilo, mon ami.
L'ha scritto Roberto Van Heugten.
Un abbraccio.
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