
Anche se il mercato è stagnante, e si fa veramente fatica a promuovere un prodotto letterario, vedere il proprio nome su un quotidiano, non sulla cronaca - e nemmeno nella pagina dei necrologi! - è qualcosa che conferisce ottimismo e positività.
Nel caso specifico, la pagina degli eventi culturali della Gazzetta di Mantova, ha riservato uno spazio per La casa sul Meteorite, dando un certo risalto alla presentazione avvenuta otto giorni fa alla Libreria Di Pellegrini.
La cosa mi ha fatto naturalmente un grande piacere, una ventina di righe in centro pagina è un bell'attestato di benemerenza!
O di fiducia... Dipende dall'unico e sacrosanto avente diritto al giudizio: il lettore.
Diciamo la verità: proprio i lettori in questi tempi non sono i migliori curiosi che possiamo immaginare. Le presentazioni sono una via maestra, per far conoscere al pubblico l'uscita di un nuovo titolo, e sono certo che i librai ci mettono molto impegno in questo. I clienti vengono invitati, la sala viene allestita, ciascuno partecipa con il proprio bagaglio alla costruzione di un evento ben fatto.
Alla fine di tutto ciò chi manca, in ultima analisi? Gli appassionati, quelli che a turno dovrebbero partecipare all'uscita o alla presentazione di un nuovo autore, di un nuovo libro.
Ecco quindi che gli sforzi, fatti da ciascuno di noi, vengono parzialmente vanificati dalla passione di alcuni che tale non è. Non abbastanza, insomma, da costituire motivo di andare a spendere qualche minuto (perché di questo, al fine si tratta) nella conoscenza di un testo, di un autore, di un genere letterario.

La piccola valutazione svolta nelle righe sopra, non toglie che venerdì scorso, davanti a una piccola platea di amici, è andata in scena una delicata conversazione tra la padrona di casa, la spumeggiante Marina, e il sottoscritto, preso dalla consueta passione per il lavoro svolto e dalla risposta alla serie di appassionate domande relative all'opera.
Rimane aperta tuttavia la questione inerente all'assenza di quelle persone che, pur invitate dalla libreria, non hanno ritenuto di voler dare una possibilità alla diffusione del libro, ma soprattutto non hanno risposto con la presenza all'affettuoso invito della loro libraia preferita.
Ci saranno altre occasioni, per conoscerci. Ci contiamo tutti!
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